16.05.08 – Verona – «La Valigia dei suoni: migrazioni e contaminazioni nel globo sonoro»

«La Valigia dei suoni: migrazioni e contaminazioni nel globo sonoro». Terza edizione della rassegna musicale organizzata dalla Fondazione Centro Studi Campostrini di Verona. Un viaggio musicale che porta con sé un bagaglio fatto di lingue, popoli, culture e tradizioni. La rassegna musicale “La valigia dei suoni: migrazioni e contaminazioni nel globo sonoro – Terza edizione” organizzata dalla Fondazione Centro Studi Campostrini da maggio a luglio, si propone di unire e diffondere la conoscenza delle culture musicali del mondo attraverso itinerari interculturali inaspettati.

Cinque concerti di valore artistico da assaporare nel cortile interno della fondazione scaligera in via Santa Maria in Organo, 4, un ambiente raccolto che permette un’acustica e una suggestione dei suoni molto particolare. “Partendo da antiche melodie medioevali ed orientaleggianti impresse nelle tradizioni italiche e mediterranee”, spiega Rosa Meri Palvarini, presidente della fondazione scaligera e curatore del progetto in collaborazione con Max Marmiroli. “La rassegna introduce e guida all’interno dell’universo sonoro di popoli segnati, spesso, da profondi intrecci culturali tra oriente ed occidente, sospingendoci dai Balcani verso il Mar Nero, il Caucaso, il Mar Caspio seguendo idealmente il 45° parallelo per raggiungere il centro del continente asiatico, la Mongolia”.

Un percorso attraverso musiche tradizionali spesso rivitalizzate ed aggiornate da nuove ricerche e contaminazioni che rappresentano l’essenza della moderna World Music. L’obiettivo principale della rassegna è di valorizzare e divulgare la conoscenza delle culture musicali i cui connubi di stili musicali e di contaminazioni, espressi nella pluralità di linguaggi, si confrontano e si fondono in una sinergia continua tra passato e presente. Ogni concerto segnerà una tappa del viaggio nelle musiche di varie parti del mondo. Gli spettacoli renderanno così possibile un incontro con il patrimonio d’umanità che ogni popolo raccoglie nelle proprie espressioni musicali. Inoltre, la Fondazione Centro Studi Campostrini raccoglierà in un cd una selezione di brani degli artisti, registrati dal vivo.

Inaugurano la rassegna venerdì 16 maggio alle 21 i Musica officinalis con un viaggio immaginario sul soffio della contaminazione tra musica antica ed etnica.
I quattro concerti successivi vedranno l’esibizione:
– 30 maggio di Nikola Parov & Balkan Syndicate, esplorazioni world music d’ispirazione balcanica;
– 13 giugno di Mesogea con Filiò Sotiraki, ritmi e tradizioni delle isole mediterranee;
– 27 giugno con Ensemble Sharg Uldusu, tradizioni colte e popolari tra oriente e occidente;
– 11 luglio con HosooTransmongolia, singolari sonorità e polifonie dalla Mongolia.
La manifestazione, patrocinata dal Comune di Verona, dalla Provincia di Verona, dalla Regione Veneto e dai conservatori di Verona, Milano, Brescia e Trento. L’ingresso per gli adulti è di 10 euro e per gli studenti è di 5 euro. Per ulteriori informazioni contattare il numero 045-8670639/735 o visitare il sito www.centrostudicampostrini.it.