Sabato 3 maggio 2008 alle ore 18 presso la sala riunioni della ditta Datacol (SS11 ZAI) di San Bonifacio si terrà la presentazione del libro «Su quelle ruote correva lo sviluppo» di Gianni Storari. Libro patrocinato da Comuni di San Bonifacio e Lonigo e che gode della sponsorizzazione di varie ditte della zona oltre che di associazioni di categoria quali Confartigianato Trasporti Servizi, A(ssociazione) I(taliana) T(rasporti) d’ E(poca), Higway Truck Team.
Dopo il saluto del responsabile della Datacol vi sarà la presentazione di Antonio Corain, studioso di storia locale. Intervengono l’autore Gianni Storari, l’assessore Provinciale ai Trasporti e Viabilità di Verona, Alberto Martelletto, e rappresentanti delle Amministrazioni Comunali di Lonigo e San Bonifacio; inoltre i dirigenti dell’Higway Truck Team e dell’AITE (Associazione Italiana Trasporti d’Epoca). Infine interverrà Paolo Facchin, vicepresidente nazionale Confartigianato trasporti, che consegnerà le targhe a Fioravante Pizzato/Silvana Pozza di Rubbio di Bassano e a Olmes Ognibene di Reggio Emilia.
Scopo di questi libri è raccogliere le memorie tramandate fra la gente, i racconti, le fotografie, i documenti che parlano dello sviluppo dei trasporti, e più in generale dell’economia, nel territorio tra San Bonifacio (VR), Lonigo (VI), Cologna Veneta (VR) ecc.; non per niente vengono presentati in occasione del Truck Team Festival-Datacol di Lobia di San Bonifacio giunto alla 5^ edizione (3 e 4 maggio 2008).
Si vuole dunque dedicare una particolare attenzione alla vita del trasportatore, ai suoi mezzi (prima carri e cavalli, oggi camion), al suo lavoro, alla sua fatica, alla sua intraprendenza; più in generale si cerca di capire quali siano stati i momenti importanti, le spinte, i successi e i fallimenti nella continua ricerca di migliorare la vita propria e di quanti gli stavano intorno da parte del trasportatore.
Dopo gli approfondimenti sulla vita dei carrettieri e dei primi camionisti, sulla figura del sellaio e del maniscalco, sulla vicenda africana che spinse molti giovani italiani a tentare la fortuna lontano dalla patria, sull’allevamento dei cavalli che fu uno dei fattori chiave del ruolo di Lonigo nell’economia del territorio, sul trasporto del vino, del grano e del legname (alcuni tra i prodotti di punta del nostro territorio e dunque motori dello sviluppo), quest’anno il campo di indagine si allarga: nel Veronese abbiamo scovato qualcuno che ricorda ancora come si costruivano le ruote in legno dei carri.
É anche un modo per superare i confini che delimitano i territori e sottolineare e rinsaldare le ragioni di vicinanza, in particolare tra San Bonifacio, Cologna Veneta, Lonigo e tutto il territorio circostante, vicino e lontano.